I ricercatori hanno progettato uno studio randomizzato controllato per esaminare gli effetti dell’agopuntura sulla neuropatia periferica diabetica, secondo un protocollo di studio recentemente pubblicato su BMC Neurology.
Questo studio parzialmente controllato in doppio cieco e con placebo, esaminerà l’efficacia dell’agopuntura come trattamento per la neuropatia periferica diabetica in soggetti con diabete mellito di tipo 2 tramite studi di conduzione nervosa.
I ricercatori dello studio assegneranno casualmente 180 partecipanti in 3 gruppi: l’agopuntura classica con il laser, con aghi e agopuntura placebo con laser. I ricercatori dello studio ipotizzano che entrambi i gruppi di agopuntura laser e con aghi sperimenteranno benefici positivi sui sintomi di neuropatia periferica diabetica rispetto al gruppo placebo.
Lo scopo dello studio ACUDIN
L’esito primario di questo studio sarà l’efficacia sul nervo sensoriale surale, e gli esiti secondari includeranno l’efficacia sul nervo motorio tibiale, una valutazione per i deficit e sintomi della neuropatia, velocità di conduzione del nervo motorio tibiale, questionari di valutazione e velocità di conduzione del nervo sensoriale surale.
Gli individui con neuropatia periferica diabetica sperimentano debolezza muscolare, sensazioni sensoriali dolorose, riduzione della funzione nervosa e intorpidimento. Questo danno ai nervi è attualmente trattato con antidepressivi e anticonvulsivi, che non aiutano i problemi di andatura, equilibrio e diminuzione della sensibilità.
Sono stati trovati riscontri che il metodo tradizionale cinese di agopuntura potrebbe integrare i trattamenti neuropatici periferici da diabete.
Gli organizzatori dello studio affermano che
“[Lo studio] ACUDIN ha lo scopo di indagare se l’agopuntura con ago classico e/o laser siano efficaci nel trattamento della neuropatia periferica da diabete. Ai fini di un parametro obiettivo, [gli studi sulla conduzione nervosa] sono stati scelti come misure di valutazione. Il trattamento con agopuntura può potenzialmente migliorare la qualità di vita dei pazienti e ridurre il carico socio-economico causato dalla patologia.
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