Cannabis a scopo terapeutico “made in Italy” da gennaio in farmacia
Da tre anni ormai anche in Italia è possibile acquistare in farmacia la cannabis a scopo terapeutico, ovviamente solo con prescrizione medica.
La cannabis in commercio era solo d’importazione dall’Olanda, mentre dalla scorsa settimana è stata distribuita la prima prodotta in Italia, dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, e chiamata FM2 (o cannabis di Stato).
La cannabis italiana è più leggera di quella olandese, 5-8% di THC e 7,5-12% di Cannabidiolo (CBD) , e soprattutto costa di meno, 15-16 al grammo contro i 22-23 di quella importata.
Tra le prime a ricevere questo nuovo prodotto sono le farmacie di Riccione.
Varie tipologie di cannabis in commercio
Attualmente sono in commercio 5 tipologie diverse di cannabis prodotte in Olanda, lo stabilimento fiorentino ha riprodotto le due più richieste, ma solo una di queste ha ottenuto il permesso per la vendita.
La concentrazione del principio attivo è per lo più lo stesso, la differenza sta nel prezzo: infatti quella italiana costerà il 30% meno.
Come assumerla
I metodi di assunzione sono tre.
- Ci sono le bustine, da sciogliere in acqua calda,
- in gocce, da usare sotto la lingua
- in liquido, da inalare con l’apposito vaporizzatore.
Esiste anche un quarto metodo, in collirio, che però è venduto da poche farmacie.
Chi può assumerla
Questo tipo di farmaco serve per calmare il dolore ed è necessaria la prescrizione medica. Viene principalmente somministrata a pazienti affetti da neuropatie, tumori, spasticità o particolari forme di sclerosi, ma anche chi soffre di crisi d’ansia.
“Sono gli stessi pazienti che il più delle volte, dopo essersi informati su internet, la richiedono al proprio medico di base. Qualcuno è ancora un po’ restio a prescriverla, ma nella maggior parte dei casi la diffidenza che poteva esserci anni fa è stata ormai abbattuta”
Spiega il dottor Federico Mignani, socio della Farmacia dell’Amarissimo di viale Ceccarini a Riccione, una tra le prime a disporre della cannabis “made in italy“.
Cannabis e Neuropatia
In particolare, ci sono molti casi di dolori neuropatico che si è riuscito a trattare con l’utilizzo di cannabinoidi, anche l’utilizzo di normali terapia non aveva dato il risultato sperato.
Uno studio, condotto negli Stati Uniti dalla University of California, pubblicato sul ” The Journal of Pain and Palliative Care Pharmacology ” ha infatti sperimentato l’uso della cannabis nei pazienti affetti da neuropatia e ha potuto rilevare che maggiore era il contenuto di THC inalato, minore era il dolore avvertito
Quali sono gli effetti collaterali della cannabis.
La cannabis terapeutica può provocare leggera nausea, sensazione di testa vuota e stordimento, sintomi ai quali ci si abitua dopo circa due settimane al massimo.
Inoltre l’assorbimento basso e graduale impedisce di sviluppare una dipendenza al principio attivo.
Aumento delle richieste
Dalla legalizzazione a scopo terapeutico ad oggi, la richiesta è aumentata e si prevede che la crescita continuerà, infatti il farmacista riccionese afferma:
“In tre anni circa una cinquantina di pazienti si sono rivolti alla nostra farmacia per chiedere la cannabis terapeutica, alcuni addirittura provenienti da fuori regione. Con l’introduzione di quella italiana il numero potrebbe aumentare ancora”