I ricercatori hanno trovato un anticorpo specifico collegato al danno dei nervi periferici nella sindrome di Sjögren
I ricercatori hanno recentemente identificato un autoanticorpo – cioè che va attaccare il tessuto o la molecola della persona stessa – associato al danno dei nervi periferici comune nei pazienti con sindrome di Sjögren.
Questa scoperta potrebbe aiutare gli scienziati a comprendere la causa e lo sviluppo del danno dei nervi periferici in questa malattia autoimmune, nonché a identificare potenziali nuove terapie.
Lo studio, “Anti-calponin-3 autoantibodies: a new specificity in patients with Sjögren’s syndrome,”, è stato pubblicato sulla rivista Arthritis & Rheumatology.
Cos’è la Sindrome di Sjögren?
La sindrome di Sjögren è una malattia autoimmune sistemica che colpisce l’intero corpo. La malattia autoimmune si verifica quando il corpo identifica erroneamente i propri tessuti/molecole come estranei e produce autoanticorpi contro di loro.
Molte complicanze del sistema nervoso sono caratteristiche della sindrome di Sjogren, tra cui la neuropatia periferica – cioè il danno dei nervi periferici – è il più grave. La neuropatia periferica può causare debolezza, intorpidimento e dolore, di solito nelle mani e nei piedi.
Data la frequenza delle neuropatie periferiche nella sindrome di Sjögren, i ricercatori della School of Medicine della Johns Hopkins University hanno studiato per vedere se ci fosse un autoanticorpo specifico associato alla malattia.
Gli anticorpi diretti contro le cellule nervose nei gangli delle radici dorsali (DRG) sono stati identificati e correlati a diverse malattie del sistema nervoso. Gli autoanticorpi possono servire come biomarcatori diagnostici, aiutare a definire la prognosi e fornire conoscenze sui meccanismi alla base dello sviluppo della malattia.
I gangli delle radici dorsali, che si trovano tra le vertebre adiacenti, sono un gruppo di cellule nervose sensoriali periferiche che inviano segnali sulle sensazioni fisiche al midollo spinale e al cervello. I gangli delle radici dorsali e le cellule non nervose che le circondano e le influenzano – le cellule gliali satelliti – sono coinvolte nello sviluppo e nel mantenimento del dolore nervoso.
La calponina-3 e il suo autoanticorpo
Utilizzando un campione di sangue del paziente di Sjögren, i ricercatori hanno scoperto la presenza di un autoanticorpo contro la calponina-3, una proteina coinvolta nella contrazione muscolare e l’organizzazione del citoscheletro, la struttura che aiuta le cellule a mantenere la loro forma e organizzazione interna.
Quindi il team ha analizzato la presenza di autoanticorpi della calponina-3 in campioni di sangue da individui con sindrome di Sjögren (209 pazienti) e altre malattie autoimmuni, come lupus (138 pazienti), miosite (138 pazienti) e sclerosi multipla (44 pazienti), tutto dai centri di John Hopkins. Campioni di sangue di 46 individui sani sono stati usati come controlli.
Tra i pazienti di Sjögren, 39 soggetti presentavano neuropatia periferica, 71 avevano riportato dolore di tipo neuropatico ma non avevano alcuna neuropatia periferica e 99 non avevano neuropatia né dolore neuropatico.
Il gruppo di Sjögren ha mostrato una maggiore frequenza di autoanticorpi della calponina-3 tra le malattie autoimmuni analizzate, con 23 pazienti (11%) positivi per l’autoanticorpo, che era anche superiore al gruppo di controllo, una differenza che è risultata essere quasi significativa.
Dodici pazienti affetti da lupus (8,7%), tre pazienti con sclerosi multipla (6,8%) e sette pazienti con miosite (5,1%) erano positivi per l’autoanticorpo della calponina-3.
Gli autoanticorpi della calponina-3 maggiormente presente nei soggetti con neuropatia periferica
Confrontando il gruppo di controllo con i tre diversi sottogruppi di pazienti di Sjögren sulla base di manifestazioni di neuropatia, i ricercatori hanno scoperto che gli autoanticorpi della calponina-3 erano significativamente associati a pazienti con neuropatia periferica (sette su 39 pazienti, ovvero il 17,9%).
Ciò ha suggerito che la calponina-3 sarebbe normalmente presente nelle cellule nervose periferiche, come le cellule nervose dei gangli delle radici dorsali, e che la presenza di autoanticorpi porterebbe al loro danno e alle manifestazioni di neuropatia.
Con sorpresa dei ricercatori, quando hanno analizzato la calponina-3 in un modello di ratto, non era presente nelle cellule nervose dei gangli delle radici dorsali, ma nelle cellule gliali satelliti che le circondavano.
Poiché queste cellule sono importanti per il normale funzionamento delle cellule nervose dei gangli delle radici dorsali, è possibile che gli autoanticorpi diretti alle cellule satelliti contribuiscano indirettamente al danno dei gangli delle radici dorsali.
Il team ha affermato che sono necessari ulteriori studi per confermare l’associazione degli autoanticorpi della calponina-3 con le neuropatie nella sindrome di Sjögren e per comprendere i meccanismi funzionali alla base di tale associazione.