Venice Day 2016, confronto tra specialisti sul corretto approccio alle neuropatie
Dal 17 al 19 novembre si è tenuto il “Venice Day 2016”, congresso promosso con il contributo non condizionante di Sigma-Tau.
Venice Day 2016, convegno sulle neuropatie
All’evento hanno partecipato illustri specialisti in Neurologia conosciuti a livello internazionale (prof. Leandro Provinciali – Università di Ancona; prof. Lucio Santoro – Università Federico II di Napoli; prof. Giorgio Cruccu – Università la Sapienza di Roma), Fisiatria (prof. Raul Saggini – Università di Chieti), Reumatologia (prof. Alberto Migliore – Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma) e Ortopedia (prof. Giuseppe Sessa – Presidente Società Italiana di Ortopedia, SIOT).
Il tema principale di quest’anno è stato dedicato alle Neuropatie Periferiche con titolo: “Management del paziente con neuropatie compressive: visione ed esperienze multidisciplinari”.
Obiettivo del convegno, moderato dal dottor Carlo Gargiulo, era discutere sul corretto approccio diagnostico-terapeutico verso queste tipologie.
Neuropatia periferica, disturbi dei nervi periferici
In Italia le neuropatie periferiche colpiscono più del 13% della popolazione, i sintomi più frequenti sono debolezza, prurito, sensazione pungente sulla pelle, fitte, bruciore, scosse elettriche, intorpidimento, perdita della sensibilità e dolore.
Sono circa 6 milioni gli Italiani, sopra i 40 anni, colpiti da lombosciatalgia (dolore nella zona lombare): disturbo causato da uno stile di vita scorretto, poca attività fisica, posture scorrette e molte ore seduti in ufficio. I sintomi delle neuropatie compaiono solitamente dopo i 55 anni e spesso peggiorano durante la notte.
Se sono colpiti gli arti superiori, il paziente sentirà fatica nell’aprire le porte, barattoli, portare le borse della spesa o pettinarsi, mentre, se colpiti quelli inferiori, avrà difficoltà nel camminare, correre, fare le scale.
Patologie più conosciute
Le patologie più conosciute sono la Sindrome del Tunnel Carpa, provocato da uno schiacciamento di un nervo del polso, e le radiculopatie cervicali e lombo-sacrali (nota come “sciatica”), causata da una compressione dei nervi a livello della colonna vertebrale.
Errore molto comune da parte del paziente per alleviare il dolore è ricorrere all’uso di antidolorifici.
Primi risultati sull’efficacia della L-acetilcarnitina (LAC)
Durante il convegno, il prof.Giorgio Cruccu, direttore del Dipartimento di Neurologia e Psichiatria dell’Università Sapienza di Roma e presidente del Congresso, ha presentato i dati preliminari di uno studio, da lui coordinato, sull’efficacia della LAC(L-acetilcarnitina) nella Sindrome del Tunnel Carpale.
La ricerca è stata svolta per nove mesi su 85 pazienti dai 18 ai 65 anni di età e ha coinvolto 5 centri di Neurologia (Policlinico Gemelli di Roma, Ospedale Niguarda di Milano, Università di Genova e Sapienza di Roma).
Questa patologia si presenta inizialmente come un intorpidimento delle prime tre dita della mano, per poi trasformarsi col tempo in un dolore del polso e dell’avambraccio.
In questi casi la LAC è piuttosto indicata, in quanto svolge una doppia funzione: neutrofica e antidolorifica, migliorando la velocità di conduzione del nervo e riducendo i sintomi.
“La sindrome del tunnel carpale ha un’origine genetica. Questa neuropatia del nervo mediano del polso è secondaria alle dimensioni di una strettoia fisiologica che tutti noi abbiamo nel polso ma in alcune persone è più angusta che in altre”.
Afferma il professor Cruccu.
Studio di real life su L-acetilcarnitina
Un studio di real life, che ha coinvolto più di 1.000 pazienti, ha confermato nella pratica clinica l’efficacia e la tollerabilità della L-acetilcarnitina sulla riduzione del dolore e il miglioramento della qualità di vita nei pazienti con lombosciatalgia, cervicobrachialgia e sindrome del tunnel carpale.
Durante il Congresso di Venezia sono stati illustrati anche i risultati dell’Indagine Doxapharma 2016 sulle neuropatie periferiche.