Notizie e aggiornamenti sulla neuropatia periferica.

L’acido alfa lipoico è un importante antiossidante che viene utilizzando per tenere sotto controllo la glicemia. Infatti la sostanza oltre a essere un antiossidante è anche coinvolto in alcune reazioni metaboliche, tra cui la sintesi di zuccheri e grassi in energia.

La dottoressa Sandra Rieger sta svolgendo alcune ricerche riguardo alle neuropatie, in particolare riguardo quelle causate da Chemioterapia. Ora ha ricevuto un finanziamento grazie al premio ricevuto dal National Cancer Institute, con il quale potrà proseguire le sue ricerche.

In un documento pubblicato questa settimana, gli scienziati alla UB hanno fornito un resoconto sulla ricerca che spiega cosa provocherebbe alcuni tipi di neuropatia e potrebbe rivelare nuove terapie.

Uno studio condotto da Fondazione Santa Lucia e dall’Università di Roma Tor Vergata e coordinata dal Prof. Antonio Orlacchio, ha scoperto una nuova mutazione genetica che comporterebbe l’insorgere della Charcot-Marie-Tooth. Si tratta del gene ALS5/SPG11/KIAA1840 già correlato con altre patologie genetiche.

Un farmaco già esistente, ma usato per la gestione del colesterolo, è stato testato su alcuni topi affetti da neuropatie ipermielinizzanti, riscontrando ottimi risultati. Proseguono gli studi, a breve il test sull’uomo.

Nella neuropatia diabetica entrano in gioco altri fattori, come l’ipertensione e il colesterolo. È quindi importante tenere un alimentazione adeguata e evitare di fumare.

Uno studio pubblicato in Molecular Pain, condotto da ricercatori della Northwestern Medicine, ha evidenziato che potrebbe esserci una connessione tra la neuropatia e la presenza di una sostanza chimica chiamata GM3. Eliminando questa sostanza, i soggetti sembrerebbero subire una regressione della malattia.

L’elettromiografia EMG è un esame che serve a studiare il sistema nervoso periferico (SNP), viene utilizzato per rilevare la presenza di alcune patologie collegate al sistema periferico e all’apparato muscolare.

Il Dottor Gaspare Porzio, parla brevemente di questa terapia e spiega in quali patologie sia essa attualmente utilizzata e in quali casi riporta risultati sorprendenti.

Le malattie neuromuscolari sono molto complesse e multisfaccettate, il 3 marzo si è quindi tenuta una giornata per aumentare la consapevolezza dei caregivers in modo che possano assistere al meglio i propri cari.

In questi ultimi anni, la percentuale dei pazienti trattati per il dolore è diminuita, ma ancora un terzo di loro non viene trattato adeguatamente, nonostante la legge 38 del 2010. Questa norma, ancora poco conosciuta, stabilisce il diritto di non provare dolore.

Sono stati pubblicati dall’American Diabetes Association i nuovi Standards of Medical Care in Diabetes, un aggiornamento sulle linee guida della prevenzione, diagnosi e trattamento del diabete.

Ecco 8 segnali che possono indicare la presenza di danneggiamenti dei nervi periferici. Nel caso si presentassero questi sintomi è consigliato rivolgersi al proprio medico curante per ulteriori accertamenti.

Il Corriere della Sera, in collaborazione con il dottor Paolo Grossi, ha stilato una lista delle patologie più dolorose, che possono presentarsi in un paziente.

Una review pubblicata sul sul Journal of Pain and Symptom Management afferma che i trattamenti locali sono efficaci nel trattamento del dolore neuropatico e potrebbero essere usati come farmaci da prima linea.

La situazione riguardo la salute dei cittadini di un paesino della Sicilia è molto preoccupante. Gela infatti è una tra le città con il più alto tasso di malattie mentali, neuropatie e suicidi

Diagnosticare la neuropatia periferica è molto complicato. Recentemente è stata pubblica su Mayo Clinic Proceedings una revisione degli standard di diagnosi clinica, nel quale viene spiegato come procedere per una corretta diagnosi.

Uno studio, condotto dal Karolinska Institut di Stoccolma, ha rilevato che, nei soggetti celiaci, la probabilità di sviluppare una neuropatia periferica aumenta del 2,5% rispetto a un soggetto sano.